Dopo quanto si possono dare via i gattini

Dopo quanto si possono dare via i gattini? E’ una domanda frequente che si pone chi ha a che fare con dei cuccioli. C’è un lasso di tempo in cui i cuccioli, soprattutto i gattini, devono stare con la loro madre.

L’ho sperimentato di persona con un cucciolo di cane: me lo hanno regalato che era ancora troppo piccolo e da subito ha manifestato problemi comportamentali.

Varie volte mi è capitato di parlare con amici i cui gatti manifestavano comportamenti aggressivi per poi scoprire che non hanno vissuto abbastanza con la madre o non ci hanno vissuto affatto.

Attenzione: questo è un fattore fondamentale per l’adozione di un gattino (o nel caso in cui ve lo regalino).

Il primo periodo di vita dei gattini

Dopo quanto si possono dare via i gattini? Non prima della dodicesima settimana. In questo lasso di tempo il gattino deve stare a contatto con la madre.

Dieci settimane? E’ poco ma accettabile, sotto no.

I gattini che non hanno compiuti le dieci settimane di vita non hanno completato: svezzamento e socializzazione.

I mesi fondamentali per il micio

Durante la sesta e la dodicesima settimana, il micio, apprende il “linguaggio felino”ovvero:

  • impara la socializzazione attraverso il rapporto con i fratellini e la mamma
  • apprende dalla madre la fiducia negli umani
  • è in grado di fronteggiare il mondo senza paura
  • impara il modo corretto di fare i bisogni, quindi usare la lettiera
  • reagisce prontamente ai pericoli

Una lezione fondamentale che il gattino impara è: dosare la forza del morso. Se fa male al fratellino giocando questo guaisce, la madre lo rimprovera e il micetto capisce che ha stretto troppo forte.

Viene introdotto il concetto di proprietà: i genitori del gattino lo sgridano se tocca un loro oggetto.

Il micio impara a procacciarsi le prede, a fare i bisogni nel modo giusto e impara a fidarsi degli umani perché vede i genitori farlo.

Lo svezzamento e la socializzazione del gattino

Durante lo svezzamento, il micetto impara a socializzare con l’umano. Siamo fra la terza e la settima settimana. A questo punto la figura umana può iniziare ad interagire con il cucciolo ed accattivarsi la sua fiducia e le sue simpatie.

Quali sono le conseguenze del separare il gattino dalla madre troppo presto?

Ecco un elenco di problemi che possono comparire:

  • incapacità di stringere legami
  • aggressività
  • incapacità di usare la lettiera
  • disturbi comportamentali
  • morde mentre gioca
  • problemi di interazione con altri gatti

Come capire se un gattino non ha vissuto abbastanza con la madre?

Prima di tutto quando si adotta un gattino occorre chiedere quante settimane ha; in secondo luogo se è stato trovato senza la madre o se è stato tolto dalla madre.

Se siete in dubbio chiedete il parere di un veterinario.

Osservate il comportamento del cucciolo?

  • È timido o pauroso?
  • Manifesta comportamenti aggressivi?
  • Fa i bisogni dove capita ignorando la lettiera?
  • Morde mentre gioca?
  • Manifesta comportamenti ansiosi?
  • E’ iperattivo?
  • Manifesta claustrofobia?

Un caso particolare è costituito dalla sindrome da privazione sensoriale, in poche parole il gatto manifesta fobie. Si nasconde per quasi tutto il tempo, soprattutto di giorno, diventa improvvisamente aggressivo, non vuole stare solo ma si infastidisce se è con altri animali o se lo si vuol coccolare.

Il caso opposto è l’iperattività: un gattino che ha vissuto in un ambiente iperstimolante nei primi mesi di vita può manifestare ansia, claustrofobia e diventare improvvisamente aggressivo.

Dopo quanto si possono dare via i gattini? Cosa dice la legge

Secondo il decreto del 2008, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha determinato che il momento di distacco cucciolo-madre deve avvenire dopo i 60 giorni di vita.

Se i cuccioli provengono dall’estero tale soglia si innalza a 3 mesi e 21 giorni di vita.

Particolare caso in Toscana: il cucciolo non può essere adottato prima dei tre mesi.

Come ci si comporta con un gattino che è stato separato troppo presto dalla madre?

Non va mai forzato a fare nulla.

Imparate a riconoscere e prevenire, dalla postura del corpo, eventuali alterazioni dell’umore.

Non costringetelo a stare con cani e gatti.

Arricchite di giochi e stimoli l’ambiente in cui vive, questo vale anche nel caso in cui il micio sia iperattivo.

Avvicinatevi gradualmente a lui: premiate i buoni comportamenti con dei bocconcini, lasciate che sia lui a cercarvi ma soprattutto chiede aiuto ad un veterinario.